Clamorosa rivelazione: Taribo West, ex difensore di Inter e Milan, ha mentito per anni sulla sua età e non esattamente di qualche mese. Il nigeriano, famoso per le sue particolari acconciature con treccine tinte di vari colori, fece il suo esordio in nerazzurro dichiarando di avere 23 anni, in realtà ne aveva ben 35. Non sarebbe nato nel 1974, come riportavano i suoi documenti, ma il 26 marzo 1962. Per intenderci è un coetaneo di Pasquale Bruno, il leggendario “O’ Animale”. In sostanza quando si fece notare nel calcio europei durante le stagioni all’Auxerre aveva già 31 anni e non era un giovanotto di primo pelo come in molti immaginavano. Il fisico di West, possente, e i modi ruvidi avrebbero probabilmente dovuto suggerire qualcosa sulla sua vera età, ma ci sono voluti anni per arrivare alla verità e tutto nasce dalla pervicacia del calciatore che cercava di ottenere contratti da professionista anche quando era arrivato a 44 anni.
Agli occhi dei medici che dovevano effettuare le visite è complicato far passare un 44enne per un 32enne, la “truffa” gli è riuscita fino al 2002, riuscì a giocare per due stagioni nel Partizan Belgrado dove arrivò da 28enne dichiarato quando in realtà aveva già raggiunto i 40 anni. Lo ha svelato l’ex presidente della società serba, Zarko Zecevic, che pure non sembra arrabbiato “giocava comunque bene“, ha detto.
Non è la prima volta che giocatori stranieri, sfruttando il caos nelle registrazioni delle nascite e nell’emissione dei documenti dei loro paesi d’origine, riescono a spacciarsi giocatori di “prospettiva”. Celeberrimo il caso il giovane Eriberto poi divenuto il maturo Luciano, ancora oggi tesserato con il Chievo, ma certo che West ha davvero esagerato. Basti pensare che nella stagione giocata in rossonero, quella 1999/2000 con solo 4 presenze condite da un gol, il nigeriano condivideva lo spogliatoio con il “veterano” Paolo Maldini che in realtà era di 6 anni più giovane.
D’altra parte il buon Taribo è sempre stato un tipo eccentrico e lo ha confermato anche dopo il ritiro dal calcio giocato arrivato a 45 anni (reali) dopo una breve esperienza nel campionato iraniano. Oggi l’ex calciatore è un pastore pentecostale (autoproclamatosi tale) con tanto di “chiesa” da lui fondata a Milano, la “Shelter in the storm”, “Rifugio nella tempesta”.
Rimase nella leggenda un dialogo fra lui e Marcello Lippi ai tempi dell’Inter, poco prima del passaggio in rossonero. West entrò negli spogliatoi e disse perentorio al nuovo allenatore: “Mister, Dio mi ha detto che devo giocare domenica“, la risposta di Lippi, da autentico toscano, non si fece attendere: “Strano, a me non ha detto niente“.
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